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Il 28 novembre 2013 ricorre il decimo anniversario della scomparsa del musicista Jan Langosz, polacco "adottato" da Bardolino. Nato il 13 maggio 1923 a Wegry,paese altoslesiano nelle vicinanze di Opole, in Polonia, Giovanni Bonifacio (detto Jan) Langosz ha saputo trasformare in musica anche i suoi "ultimi" 80 anni. E' stato accompagnato durante la celebrazione funebre dalla "sua" colonna sonora, un Requiem esclusivo e dalla marcia funebre scritta da Lui ed eseguita come da sua volontà dal Corpo bandistico di Quaderni . Langosz aveva festeggiato i suoi "pulsanti" 80 anni nella cittadina gardesana d'adozione. Giusto in tempo per recarsi, la sera del 31 luglio, a Rovigo, in piazza Vittorio Emanuele II, per presenziare, in qualità d'ospite d'onore, al concerto della Banda folk con majorettes di Quaderni, diretta dal maestro e amico Domenico De Rossi, nell'ambito dell'Estate rodigina 2003. Concerto in cui furono proposti brani composti ed arrangiati da Langosz specificatamente per la banda di Quaderni.L'evento è stato un'occasione d'oro per ripercorrere i tratti salienti della biografia non solo artistica di Jan Langosz. Nell'aprile del '47 si sposò a Garda ben deciso a rimanere nel Belpaese. L'ambizione musicale premeva sempre di più e si trasferì a Milano per intraprendere la sua carriera .Nel '53 venne chiamato a dirigere l'orchestra a Radio Milano, fece debuttare (con presentazione alla radio di Febo Conti) un inedito quartetto vocale, chiamato Quartetto Langosz, che per la prima volta in Italia era misto ed anticipò perfino l'entrata di Lucia Mannucci nel Quartetto Cetra. A Lugano, in Svizzera, venne premiato con la Citara d'oro quale uno dei migliori arrangiatori d'Europa. Iniziò la collaborazione con Luciano Beretta. L'accoppiata Langosz- Beretta portò il motivo "La nostra follia", cantata da Achille Togliani, al Festival di Ancona conquistando il primo posto. E dopo, sempre insieme, scrissero musica e parole di apprezzate canzoni dedicate al lago di Garda. Dal '57 Langosz incise i primi dischi con una propria orchestra, rivestì incarichi di direttore artistico presso Case discografiche (come La voce del padrone), lavorò per l'American Vox e, tra il '56 ed il '58, arrangiò il primo disco LP con brani partenopei ("Fantasia napoletana") che scalò le classifiche di vendita in Giappone e negli Stati Uniti. Jan Langosz diresse orchestre in quattro edizioni del Festival della canzone italiana di Sanremo (nell'ultima occasione Iva Zanicchi cantò "La notte dell'addio") ed in sei appuntamenti del Festival mediterraneo di Barcellona. Fu direttore dell'orchestra radiofonica di Radio Praga durante il Festival Coppa d'Europa di Gmunden, in Austria, trasmesso per la prima volta in Eurovisione. Per anni partecipò alla commissione di selezione dello Zecchino d'oro, rassegna canora per bambini dell'Antoniano di Bologna, e fu proprio lui a coniare la denominazione Piccolo coro dell'Antoniano diretto da Mariele Ventre. Scrisse musiche per films e caroselli, arrangiò brani di successo (ad esempio, la canzone "E se domani" cantata da Mina).Nel '70, a Garda, gli venne conferito il Ciclamino d'oro per la musica accanto a Carla Fracci (per la danza) ed a Febo Conti (per la televisione). Trasferitosi definitivamente nel '78 da Milano a Bardolino con Loredana (ex allieva, poi collaboratrice ed infine moglie) fondò il Cab (Centro artistico di Bardolino) . Con entusiasmo, organizzò la prima edizione del Festival internazionale "Città di Bardolino".Dall'86 intraprese una febbrile attività di scambi culturali tra Italia e Polonia, e viceversa. Le iniziative interessarono orchestre, bande, cori e singoli musicisti ed anche per tali aspetti relazionali e promozionali il ministro della Cultura e delle Arti polacco, nell'87 conferì a Langosz la prestigiosa onorificenza all'Ordine del merito culturale nella sede dell'ambasciata della Repubblica popolare di Polonia, a Roma. Nel '92 Jan e la moglie furono tra i cofondatori dell'Associazione culturale Prospettive. Produttivo e creativo fino all'ultimo, compose musiche ed arrangiamenti per la Banda folk con majorettes di Quaderni di Villafranca e per la Schola Cantorum SS. Nicolò e Severo di Bardolino oltre a contribuire alla crescita di cori, orchestre e scuole di musica polacche. Nel '97 l'assessore alla Cultura del Comune di Milano invitò Langosz a collaborare con la Fisorchestra di Cinisello Balsamo su indicazione diretta di Carlo Alberto Rossi (l'autore della celeberrima canzone "E se domani"). E nel marzo 2001 l'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Verona promosse presso il Teatro Camploy uno spettacolo interamente dedicato alla sua carriera: dal lontano ieri fino al… giorno prima, cioè, d'un patrimonio musicale che s'è infilato nella storia… con diritto e da protagonista…

Articolo di Claudio Beccalossi